Decreto appropriatezza: il testo che umilia i medici
Professione
26-11-2015 08:53
Alla stretta finale il testo del decreto cosiddetto "appropriatezza" contenente pesantissime limitazioni al libero esercizio della professione medica, che subordina la prescrizione di molti accertamenti a carico del sistema pubblico alla presenza di astratte condizioni, negando la necessaria interpretrazione medica della complessita' delle singole situazioni cliniche e umiliando i medici relegandoli a meri esecutori di protocolli di Stato che devono spesso riferire forzosamente i pazienti ad altri medici specialisti, generando disinteresse ed ignoranza su interi capitoli della patologia con conseguente ritardo diagnostico e oblio culturale. Questa impostazione e' oltremodo errata anche dal punto di vista scientifico in quanto applica a casi singoli, incerte evidenze derivanti da studi fatti su popolazioni. Le conseguenze saranno disastrose. L'impossibilita' di poter decidere autonomamente spingera' i medici a non interessarsi e a non aggiornarsi su numerose e frequenti condizioni che saranno, di fatto, rimesse esclusivamente alla gestione di pochi specialisti. Questo lede il principio della liberta' di cura in quanto il cittadino, per ottenere la prestazione a carico del sistema pubblico, a cui paga le tasse, dovra' rivolgersi esclusivamente agli specialisti operanti nel sistema pubblico, generandosi rendite di posizione ed inevitabili ritardi diagnostici. Il corollario sarà il dirottamento dalla sanità pubblica a quella privata.
Un disastro, frutto di una erronea applicazione fideistica delle "evidenze" e di una mentalita' autoritaria e dirigistica, specie delle Regioni, che da tempo, viene portata avanti, perpetrando una sistematica opera di delegittimazione e di umiliazione della classe medica, con attacchi su tutto il fronte: dal tentativo di scippo delle competenze mediche, alle vessazioni surreali del 730 precompilato, ai prossimi obblighi forzosi inail, alla telematizzazione forzata, interamente a carico dei medici, solo per rimanere alle ultime provocazioni. Il disegno e' chiaro: si vuole togliere di mezzo ogni corpo intermedio, come sono i professionisti, che non si piegano ai grandi interessi e che costituiscono una fastidiosa voce libera e critica, ancora autorevole ed ascoltata dai cittadini.
Il testo del decreto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9638546.pdfFonte: quotidiano Sanita'.