Test ematico prevede recidive k mammario con 7 mesi di anticipo

Clinica
29-08-2015 01:10
I ricercatori hanno esaminato biopsie tumorali e campioni ematici di 55 pazienti con carcinoma della mammella ‘early stage’, trattate con chemioterapia dopo l’intervento chirurgico e al momento dell’ingresso nello studio senza segni di ripresa della malattia. Le pazienti sono state monitorate con prelievi di sangue, il primo subito dopo l’intervento chirurgico, quindi ogni 6 mesi. Le donne risultate positive per ctDNA sono risultate 12 volte più a rischio di recidiva rispetto a quelle risultate negative. In questo modo è stato possibile prevedere la ricomparsa clinica del cancro, con una media di 7,9 mesi in anticipo. I ricercatori hanno chiamato questa tecnica ‘mutation tracking’ e sviluppato un test PCR digitale, per individuare il DNA tumorale circolante, personalizzabile a seconda delle mutazioni riscontrate nei tumori delle singole pazienti. Lo studio originale: http://stm.sciencemag.org/content/7/302/302ra133 Lo studio e' una applicazione della medicina personalizzata dato che ricerca dna con specifiche mutazioni rinvenute nei tumori primitivi e apre alla possibilita' di curare con largo anticipo i casi con recidive e puo' consentire un follow-up piu' personalizzato.