Rischio bradicardia grave con amiodarone e nuovi farmaci per epatite C
Clinica
15-05-2015 16:58
Per gestire questo rischio l’Agenzia raccomanda che l’amiodarone debba essere utilizzato in pazienti che assumono questi farmaci per l’epatite C solo se altri agenti antiaritmici non possono essere somministrati. Se l'uso concomitante con amiodarone non può essere evitato, i pazienti devono essere strettamente monitorati. Poiché l’amiodarone persiste a lungo nel corpo, è necessario anche il monitoraggio se i pazienti iniziano tali trattamenti per l'epatite C durante i primi mesi successivi al termine della terapia con amiodarone.
Queste raccomandazioni seguono una revisione dei casi di bradicardia grave o blocco cardiaco in pazienti in terapia con amiodarone che avevano iniziato il trattamento con le combinazioni per l’epatite C. Si è ritenuto che ci fosse un probabile legame tra questi eventi e i medicinali. Il possibile meccanismo alla base di questi effetti è sconosciuto e ulteriori indagini di altri casi con Sovaldi e altri farmaci per l’ epatite C sono in corso.
Il comunicato EMA: http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Sovaldi-Daklinza-Harvoni_public_health_communication_IT.pdfFonte: AIFA