Micofenolato puo' indurre ipogammaglobulinemia e bronchiectasie

Clinica
20-12-2014 01:33
L'Agenzia Italiana del Farmaco e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) richiamano l'attenzione degli operatori sanitari in merito a un’importante informazione sulla sicurezza riguardante l’uso del micofenolato mofetile. Micofenolato mofetile è un pro-farmaco completamente convertito nella forma farmacologica attiva, l’acido micofenolico (MPA), che possiede un potente effetto citostatico su entrambi i linfociti B e T. Una revisione dei casi segnalati e degli studi pubblicati ha mostrato che il micofenolato mofetile in combinazione con altri immunosoppressori può provocare ipogammaglobulinemia e bronchiectasie. Dal momento che l’MPA è la forma farmacologica attiva del micofenolato mofetile, questi rischi riguardano tutti i prodotti che contengono MPA come principio attivo. Per quanto riguarda i rischi di ipogammaglobulinemia: sono stati riportati casi di ipogammaglobulinemia associata a infezioni ricorrenti in pazienti che hanno assunto micofenolato mofetile in combinazione con altri immunosoppressori; si devono misurare le immunoglobuline sieriche in pazienti che sviluppino infezioni ricorrenti; in caso di ipogammaglobulinemia prolungata clinicamente rilevante, deve essere presa in considerazione un’azione clinica appropriata. In alcuni dei casi segnalati, il passaggio da micofenolato mofetile a un altro immunosoppressore ha comportato il ritorno a valori normali dei livelli di IgG sieriche. Relativamente ai rischi di bronchiectasie: sono stati pubblicati casi di bronchiectasie in pazienti che hanno assunto micofenolato mofetile in combinazione con altri immunosoppressori; si raccomanda di studiare tempestivamente i pazienti che sviluppino sintomi polmonari persistenti, quali tosse e dispnea; in alcuni dei casi confermati di bronchiectasie, il passaggio da micofenolato mofetile a un altro immunosoppressore ha comportato un miglioramento dei sintomi respiratori. Fonte:AIFA