Professionisti esclusi da tracciabilità elettronica rifiuti speciali

Professione
10-10-2013 21:46
La Commissione Affari costituzionali del Senato ha accolto l'emendamento che modifica il decreto legge «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni», riportando l'obbligo solo per «enti e imprese», con l'esclusione quindi dei liberi professionisti. Dopo il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto, che includeva le professioni sanitarie tra i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e quindi tra i soggetti obbligati ad aderire al sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi messo a punto dal ministero dell'Ambiente è stata immediata la mobilitazione dell'intera area Sanità e Salute di Confprofessioni. Attraverso un'intensa e proficua azione dall'intera area sanitaria di Confprofessioni e dalle singole sigle aderenti (Andi, Anmvi, Fimmg e Plp) è stata raccolta l'adesione di numerosi parlamentari che hanno condiviso l'opportunità di correggere la formulazione del dl. Andi, Anmvi, Fimmg e Plp sono concordi nel ritenere fruttuoso l'impegno profuso per una vittoria che, oltre che economicamente rilevante per i costi degli studi medico-sanitari, è soprattutto «una vittoria del buon senso». [b]Fonte: ItaliaOggi[(b]