Utilizzo FANS associato ad aumento rischio mortalità per ictus

Clinica
17-05-2013 16:55
In uno studio condotto dall' Institute de Cardiologie (APHP) francese sono stati analizzati 23728 pazienti arruolati nel registro REACH. Di questi 20588 (86.8%) presentavano malattia aterotrombotica e 3140 (13.2%) avevano solamente multipli fattori di rischio cardiovascolari. Gli eventi avversi maggiori cardiovascolari (MACE) sono stati definiti come un composito di morte cardovascolare, infarto miocardico o ictus. I sanguinamenti sono stati definiti come ogni sanguinamento che ha necessitato di una ospedalizzazione o di trasfusioni. L’età media della popolazione in studio era di 67.2 ± 9.8 anni. Al basale 1573 pazienti (6.6%) assumevano FANS e 15395 (64.9%) assumevano aspirina. Sono stati definiti 4 gruppi di pazienti come qui indicato: 1) no aspirina/no FANS, 2) solo apirina, 3) solo FANS, 4) FANS + aspirina. Questi gruppi erano composti rispettivamente da 7722 (32.5%), 14,433 (60.8%), 611 (2.6%) e 962 (4.1%) pazienti. Tra i 22028 (92.8%) pazienti con follow up a 2 anni, 683 (3.2%) sono morti per cause cardiovascolari, tra questi 395 (1.9%) hanno avuto un infarto miocardico, 665 (3.1%) un ictus, 1651 e 199 (1.0%) un sanguinamento. L’utilizzo di FANS è risultato signficativamente associato in modo indipendente ad un aumentato del rischio di ictus (OR 1.635; 95% CI 1.239-2.159, p<0.001), e non significativamente ad un aumento del rischio di sanguinamento (OR 1.554; CI 95% 0.960-2.51, p=0.07). Non è stata rilevata alcuna associazione significativa tra l’utilizzo di FANS e l’occorrenza di infarto miocardico o MACE. Fonte: AIFA
l'abstract su pubmed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21719126